
Alla famiglia di Sergio Santini vanno le più sentite condoglianze per la morte del grande dirigente, del grande amico, del grande professionista; la Sede Provinciale di Milano onora Sergio Santini e ne piange la scomparsa; il Presidente Provinciale ne ricorda le qualità professionali ed umane, sottolineando che la sua tessera di socio fondatore recava un numero significativo: era la tessera numero tre.
Sergio Santini è arrivato nel nostro mondo quarantatré anni fa, nell’autunno del 1978, alla conclusione della primissima fase dell’associazionismo e nel momento della chiara, netta ed irrevocabile affermazione della Associazione degli amministratori professionisti quale sodalizio autonomo, indipendente ed orgoglioso.
La prima carica associativa gli è stata conferita a Monselice Terme: segretario del gruppo giovanile “under 33; quella giornata bene si è mostrata bene augurante.
Il ricordo delle successive tappe del percorso associativo di Sergio impegnerebbero molte pagine: socio fondatore di Anaci, Vice Presidente Nazionale, Tesoriere Nazionale, dirigente regionale e provinciale più volte eletto e confermato, referente per innumerevoli attività associative e culturali.
Era SANTINI: intelligente, sensibile, appassionato, coinvolgente, difensore strenuo delle proprie idee e sempre pronto a dialogare.
La notizia della sua morte ha fatto versare calde lacrime ed ha destato il ricordo di mille gradevoli incontri: nei congressi, nelle riunioni culturali, nei convivi, nella sua città; l’ultimo incontro si collega ad un convegno di studi in Sardegna, denso ed importante, ma anche drammatico per quel che è accaduto a Sergio.
Il presidente Leonardo Caruso
Caro Sergio,
Ti ho conosciuto a Monselice, nel 1978 e non ho mai cessato di ammirare il Tuo modo d’essere: leader per naturale tendenza, ma sempre coinvolgente, appassionato, empatico.
Grazie per quel che hai fatto e per l’amicizia che hai donato; chi ama l’Anaci non cesserà mai di volerTi bene, di ammirarTi, di portare avanti le idee per le quali Ti sei impegnato.
Eugenio