Il futuro dell’Amministratore deciso al CEPI: ANACI presente con Caruso sui tre pilastri (energia, digitale, AML)
L’agenda europea 2026: sostenibilità, digitalizzazione e AML. Le direttrici CEPI e il ruolo dell’Amministratore ANACI
Dal recente “General Meeting-On Site” della CEPI (European Association of Real Estate Professions), tenutosi a Parigi lo scorso 5 novembre 2025, emergono gli assi strategici che definiranno l’evoluzione della professione dell’amministratore.
All’incontro, il nostro Paese e ANACI sono stati rappresentati da Leonardo Caruso, Presidente di ANACI Milano e membro della CEPI. La sua partecipazione attiva ha contribuito alla definizione dell’agenda politica del prossimo biennio, permettendo ad ANACI di delineare in anticipo le priorità operative per i propri associati.
Dall’incontro emergono tre direttrici fondamentali che impatteranno in modo significativo la gestione immobiliare: efficienza energetica, trasformazione digitale e regolamentazione antiriciclaggio (AML).
Questi temi non rappresentano futuri oneri, ma definiscono i nuovi standard di qualificazione, responsabilità e competitività dell’Amministratore professionista. Analizziamo le implicazioni operative per gli studi.
La sfida della sostenibilità energetica
La CEPI ha confermato la sostenibilità e l’efficienza energetica come pilastro della politica immobiliare europea, in linea con le direttive (es. EPBD). Per l’amministratore, questo si traduce in un’evoluzione del proprio ruolo: da gestore di impianti a promotore della riqualificazione del patrimonio edilizio.
Implicazioni per l’associato ANACI:
- Gestione proattiva: L’amministratore è chiamato a mappare lo stato degli immobili amministrati rispetto alle normative europee e nazionali, non limitandosi all’adempimento degli obblighi di contabilizzazione e termoregolazione.
- Pianificazione strategica: È necessario integrare la “riqualificazione energetica 2026-27” nella programmazione manutentiva e nei bilanci previsionali.
- Consulenza: Il professionista ANACI deve farsi promotore di una comunicazione strategica verso i condòmini, trasformando gli obblighi normativi in opportunità di investimento e valorizzazione, anche attraverso la corretta gestione delle agevolazioni fiscali.
La mancata governance di questi processi espone l’immobile a deprezzamento e il professionista a responsabilità dirette nella gestione degli impianti e nella corretta allocazione dei consumi.
Digitalizzazione e qualificazione professionale
La digitalizzazione del mercato immobiliare è il secondo asse strategico. La CEPI ha sottolineato l’urgenza di adottare nuovi strumenti e di investire nella formazione permanente per governarli.
Implicazioni per l’associato ANACI:
- Upgrade tecnologico: La gestione richiede l’adozione di piattaforme integrate per la gestione documentale in cloud, lo smart-metering, la telelettura e la sicurezza dei dati (cybersecurity).
- Trasparenza e servizio: Gli strumenti digitali devono essere impiegati per elevare il livello di trasparenza verso i condòmini (es. accesso online ai rendiconti, reportistica digitale).
- Formazione continua: La qualificazione richiesta (DM 140) dovrà necessarily includere competenze avanzate su strumenti digitali e normative europee. ANACI si farà carico di orientare la propria offerta formativa in tal senso.
L’adozione di questi strumenti non è più un’opzione, ma un vantaggio competitivo essenziale per garantire efficienza gestionale e fiducia.
Antiriciclaggio (AML) e nuove responsabilità
Il terzo pilastro indicato da CEPI è l’inasprimento della regolamentazione Antiriciclaggio (AML) nel settore immobiliare.
Implicazioni per l’associato ANACI:
- Governo dei flussi: L’amministratore deve garantire la massima tracciabilità dei flussi finanziari condominiali, con particolare attenzione alle spese straordinarie e ai versamenti di ingente entità.
- Procedure interne: È imperativo che ogni studio adotti modelli procedurali rigorosi per il controllo dei pagamenti, l’utilizzo esclusivo dei conti correnti dedicati e la verifica della compliance normativa.
- Analisi del rischio: Occorre elevare l’attenzione sui possibili usi impropri delle unità immobiliari (es. locazioni brevi non regolamentate) che possono esporre il condominio a rischi reputazionali e legali.
Il quadro europeo è in fase di irrigidimento e l’Italia recepirà queste direttive. Un’amministrazione proattiva previene contestazioni, contenziosi e rafforza il ruolo dell’amministratore come garante della legalità gestionale.
Il Ruolo di ANACI e la visione strategica
La presenza di ANACI ai tavoli europei, attraverso la partecipazione del Presidente Leonardo Caruso, assicura che le istanze dei professionisti italiani siano rappresentate. Le direttrici emerse dalla CEPI non sono che l’anticipazione del percorso legislativo e di mercato dei prossimi anni.
Gli associati sono invitati a interpretare queste sfide non come adempimenti, ma come l’orizzonte della nostra professione. Anticipare questi cambiamenti significa elevare la qualità del servizio, differenziarsi sul mercato e consolidare il valore della qualificazione ANACI.
Dal General Meeting della European Association of Real Estate Professions (CEPI) di Parigi, emergono gli assi strategici che definiranno l’evoluzione della professione. ANACI, presente ai tavoli decisionali, delinea per i propri a
Francesco Venunzio




