Privacy e Condominio Digitale: il garante riscrive le regole per la telelettura
Con il provvedimento n. 209/2025, il Garante Privacy avvia una consultazione su nuove linee guida che definiscono gli obblighi per amministratori e condòmini nell’era dei contatori smart e delle piattaforme cloud. Al centro della riforma: la nomina dei fornitori, le informative e la valutazione d’impatto (DPIA).
L’adozione crescente di sistemi di telelettura “intelligente” (contatori di calore, acqua, energia) e di piattaforme cloud per la gestione condivisa sta trasformando il condominio in un ecosistema digitale. Questa evoluzione, sebbene fondamentale per l’efficienza energetica e la trasparenza, amplia notevolmente il perimetro dei dati trattati.
Questi sistemi, infatti, non rilevano solo i consumi aggregati, ma possono registrare abitudini, orari e parametri ambientali che rientrano a pieno titolo nella definizione di dato personale, così come normato dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR).
Il contesto normativo: digitalizzazione e responsabilità
In questo scenario, il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto con il provvedimento n. 209/2025, avviando una consultazione pubblica su un nuovo schema di linee guida. Il documento aggiorna le indicazioni precedenti, ponendo un focus specifico sull’impiego di telelettura, videosorveglianza e piattaforme smart.
Il Garante ribadisce la gerarchia delle responsabilità: il Condominio assume il ruolo di Titolare del trattamento, mentre l’Amministratore, agendo come legale rappresentante, ricopre un ruolo centrale nella gestione della compliance e può, a seconda dei casi, agire come Responsabile del trattamento per conto del condominio stesso.
Le novità del provvedimento: cosa cambia
L’intervento del Garante mira a definire un quadro di regole certo. Tra le novità di maggior impatto per il settore si segnalano:
- Base giuridica e trasparenza: Viene rafforzato l’obbligo di individuare una corretta base giuridica per il trattamento (es. obbligo di legge per la contabilizzazione, contratto per altri servizi). Diventa imperativo fornire ai condòmini un’informativa privacy (artt. 13-14 GDPR) chiara e completa sulle finalità, i tempi di conservazione e i soggetti coinvolti nel trattamento.
- Ruolo dei fornitori (Art. 28 GDPR): È forse il punto più critico per gli amministratori. Le società che forniscono i servizi di telelettura, le piattaforme cloud o i software di gestione, qualora trattino dati per conto del Condominio-Titolare, devono essere formalmente designate “Responsabili del Trattamento” tramite un contratto o atto giuridico conforme all’art. 28 del GDPR.
- Valutazione d’impatto (DPIA): L’utilizzo di sistemi di telelettura che comportano un monitoraggio sistematico e su larga scala delle abitudini dei condòmini potrebbe rendere necessaria una Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA) prima di avviare il trattamento.
- Misure di sicurezza: Si sottolinea l’obbligo per il Titolare e per i Responsabili di adottare misure di sicurezza tecniche e organizzative adeguate per prevenire accessi non autorizzati, data breach o perdite di dati.
L’Impatto sulla professione dell’amministratore
Le nuove indicazioni hanno un impatto operativo immediato. Agli amministratori è richiesta un’azione proattiva per garantire la conformità dei condomini gestiti.
Questo include la revisione contrattuale di tutti i fornitori di servizi che trattano dati (software house, società di lettura, manutentori) per verificare la presenza della nomina formale a “Responsabile del Trattamento”. Parallelamente, è necessario aggiornare le informative privacy da consegnare ai condòmini e assicurarsi che le delibere assembleari che autorizzano l’installazione di tali sistemi definiscano chiaramente le finalità del trattamento.
L’evoluzione tecnologica è un pilastro del “condominio intelligente”, ma, come sottolinea il Garante, deve essere governata con competenza. Questi adempimenti non rappresentano meri oneri burocratici, ma costituiscono atti fondamentali che qualificano la professionalità dell’amministratore, consolidandone il ruolo di garante della legalità e della trasparenza nella gestione dei beni e, ora più che mai, dei dati comuni.
Francesco Venunzio




